Piano alimentare stilato dalla Dott.ssa Michela Maloni
Biologa Nutrizionista – Iscritta all’Albo Nazionale dei Biologi N. 068818
Il piano nutrizionale deve essere inteso come strettamente personale,
in quanto elaborato ad hoc per il paziente tenendo conto dell’anamnesi,
delle misure rilevate e delle foto visionate.
Discostarsi troppo dalle indicazioni fornite non garantisce il risultato
e può rallentare o bloccare i miglioramenti: si raccomanda di seguire la dieta
così com’è almeno per il primo mese per ottenere i risultati previsti.
Come interpretare il piano alimentare
- Alimenti semplici e di facile reperibilità, con cotture altrettanto semplici.
- È consentito l’uso di surgelati quando non reperibili freschi e di alimenti in vetro previa accurato lavaggio.
- I pesi indicati si riferiscono agli alimenti crudi e al netto degli scarti, salvo diversa specifica (es. legumi già cotti).
- Metodi di cottura consigliati: griglia, forno, padella senza soffriggere, in umido o al cartoccio.
- Per condire limitare il sale (preferibile quello rosa dell’Himalaya). Via libera ad aromi e spezie.
- Evitare dadi da brodo confezionati, consentiti solo se fatti in casa.
- Consentiti aceto di vino o di mele.
- Evitare zucchero nelle preparazioni e bevande (caffè incluso); preferire la stevia come dolcificante naturale.
- Bere almeno 2 litri di acqua al giorno, a temperatura ambiente, preferibilmente non gassata e lontano dai pasti.
Concessi tè o tisane senza zucchero.
- Quantità di verdure libera, tranne patate (180 g), fagiolini e piselli (150 g).
- 10 g di olio corrispondono a un cucchiaio da minestra.